lunedì 15 febbraio 2010
lunedì 25 gennaio 2010
jamie spinello
domenica 17 gennaio 2010
domenica 10 gennaio 2010
venerdì 8 gennaio 2010
Pensieri di ieri, sera
Bob Dylan dice tante cose.
Una di queste, quella che volevo dirvi, non me la ricordo.
Probabilmente era sarcastica e profonda, magari cinicissima (si può dire, signor Zingarelli?)
Probabilmente, non esiste una citazione di Bob Dylan adatta a questo momento.
Quando avrò una citazione di Bob Dylan da citare, allora citerò Bob Marley, dicendo Could You Be Loved, ma non You seconda persona singolare, ma You seconda persona plurale, quindi Voi.
Non c'è niente che non va.
Non ho gli sms gratis, però.
Non ho una fornitura a vita di acqua Perrier e Pastis, quindi mi ci dovrò abituare.
Se mi sono abituato a respirare, posso abituarmi questo e quello.
E voi?
A cosa siete abituati?
Vorrei poter leggere di più.
Vorrei poter leggere sotto la doccia.
Vorrei, questo sì, poter leggere mentre dormo.
Scrivere no, non mi piace.
Quindi state leggendo cose così, che non piacciono.
Se vi piacciono, dunque, vi state sbagliando, perché vi assicuro che non vi piacciono.
I regali devono piacere sempre a chi li fa, ma solo spesso a chi li riceve, così che se il mio regalo non ti piace, io possa rifarmi col prossimo.
No?
Sì, ma ci vuole più fantasia.
Un fa#- non sarebbe brutto, poi una settima.
Mò provo.
Aspettate!
E scatta il ritornello che non c'ha un cazzo da dire!
Scatta il ritornello che problemi non ne ha!
Tanto poi la strofa la ritrovi negli accordi,
Soliti maggiori come i miei fratelli Qua Quo Qui
Davvero lo Zio Paperino s'è incazzato nero
Che lui c'ha una donna bella quasi quanto te
Ma chissà perché s'incarta sempre con la vita
Forse siamo noi che non c'entriamo un cazzo ma!
Siamo tre animali e i nostri genitori non importano a nessuno
Specie alla Walt Disney Company che soldi non ne ha poi tanto pochi
Bastardi
Ci avete fatto senza genitori Qui Quo Qua son sovversivi
E pooi
Andranno a lavorare nella fabbrica di Zio Mc Donald sempre lì per voi
Lì nel mezszo
Finché ce n'hai sei scemo.
Ciao.
Ah, guardate South Park, veramente.
lunedì 21 dicembre 2009
domenica 20 dicembre 2009
Come Minimo
Sono buono, buono come pochi.
Mi chiamano Manuele.
Quando esco, tutti si fanno male, specialmente le femmine.
È quando non esco, che ti devi preoccupare.
Adesso ho i begli spaghetti che mi sono cucinato.
Adesso.
Manuele.
Si alza e mangia li spaghetti col tonno, Manuele.
Sò buoni.
Mi diverto a mangiare li spaghetti nel tonno, Manuele.
Stasera mi sono sfogato, al meno.
Ma proprio al meno.
Vigilo urbane.
Confratellai grezze.
Mescevo pascoli, a grano.
E produco fosforo, azione!
Sottostante spalpita.
L’orcore.
Di giornate infàstedi, nutre.
Di propizie infrantesi, furie,
Di risacche spentesi, serie.
E allora stono, discinto, e stretto al palpito, spingo.
Dialetto
Tinicitt’ael du costi
Cà stu ppannu li rrobbi!
Movabbanni piggradzia,
cà stà montu l’onori.
Però, am’a ddì però, am’à ddì però, mò stonu!